Nel gennaio del 2004, è stata approvata la Legge del 9 gennaio n. 4, anche conosciuta come “Legge Stanca”, con l’obiettivo di garantire l’accesso agli strumenti informatici a tutti gli utenti, in particolare alle persone con disabilità.
Questa normativa garantisce che i servizi delle Tecnologie dell’Informazione (TI), in particolare i siti web e le applicazioni basate sul web, siano accessibili a tutti, compreso alle persone con disabilità.
Questa legge si concentra sulla rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali, permettendo a tutti di esercitare il loro diritto di accedere a servizi e informazioni pubbliche attraverso le nuove tecnologie.
Ricordiamo che l’evoluzione tecnologica ha accelerato la necessità di colmare il divario digitale, rispettando le normative nazionali e internazionali, nonché gli standard di accessibilità web.
Per questo motivo, è essenziale affrontare seriamente la problematica del rispetto delle esigenze e delle raccomandazioni emesse dalle autorità competenti in materia di accessibilità web.
Chi deve rispettare la Legge Stanca?
Secondo quanto stabilito dalla Legge Stanca, un servizio di Tecnologie dell’Informazione (TI) o sito web è considerato “accessibile” quando offre metodi di accesso facili da utilizzare per l’utente.
Questo si ottiene attraverso una creazione e struttura di contenuto efficiente, così come la presentazione e le modalità di funzionamento delle interfacce, permettendo di ottenere le stesse informazioni attraverso diverse modalità sensoriali, indipendentemente dal dispositivo utilizzato per accedere alla piattaforma.
Tutto ciò per garantire l’accessibilità attraverso un’esperienza inclusiva e versatile a tutti gli utenti, indipendentemente dalle loro capacità o esigenze specifiche.
Pertanto, la Legge Stanca si applica a vari settori cruciali della società, tra cui:
- Amministrazioni pubbliche.
- Enti pubblici economici.
- Aziende private concessionarie di servizi pubblici.
- Organismi pubblici di assistenza e riabilitazione.
- Aziende di trasporto e telecomunicazioni con una predominante partecipazione di capitale pubblico.
- Enti comunali, provinciali e regionali.
- Appaltatori di servizi TI.
Questo implica un obbligo specifico per i siti pubblici o per i siti di interesse pubblico.
Requisiti di accessibilità web ai sensi della Legge Stanca
La legge stabilisce i seguenti requisiti per garantire l’accesso completo alle informazioni e ai servizi rimuovendo le barriere di accesso in rete promuovendo:
- Conformità alle linee guida richieste da AgID per i siti web e le app.
- Fornire e aggiornare periodicamente una dichiarazione di accessibilità dettagliata, esaustiva e chiara sulla conformità dei siti web e delle applicazioni mobili. Questa dichiarazione deve includere:
- Indicazioni su parti del contenuto inaccessibili con giustificazione e soluzioni alternative.
- Un meccanismo di feedback per gli utenti.
- Divieto di stipulare contratti per la creazione o modifica di siti web e applicazioni mobili che non rispettano i requisiti di accessibilità.
- Adattamento dei contratti esistenti per rispettare i requisiti di accessibilità entro dodici mesi dalla data di pubblicazione delle linee guida.
- Fornire strumenti hardware e software adeguati alla specifica disabilità del lavoratore disabile, anche in caso di telelavoro.
Rispetto della Legge Stanca nel tempo
Nel 2020, le amministrazioni pubbliche dovevano pubblicare gli obiettivi di accessibilità dei loro siti web, la dichiarazione in formato europeo, e poi aggiornarli annualmente.
Nel 2022, questo obbligo è stato esteso alle aziende private con un fatturato medio superiore a 500 milioni di euro negli ultimi 3 anni.
Le aziende con queste caratteristiche hanno fino al 2025 per rispettare i requisiti di accessibilità nei loro prodotti digitali. E dal 2025, l’obbligo sarà esteso a tutti gli operatori economici.
Quali sono le sanzioni per la non conformità e i benefici per la conformità?
In caso di inadempienza, l’Agenzia per l’Italia Digitale può imporre sanzioni che raggiungono fino al 5% del fatturato dell’azienda.
È importante sottolineare che la severità della normativa è dovuta al fatto che l’accessibilità in applicazioni mobili e siti web beneficia tutta la società, non solo le persone con disabilità.
Ecco perché la Legge sull’Accessibilità Web (Legge Stanca) garantisce l’accesso inclusivo ai servizi TI, promuovendo un ambiente digitale accessibile ed equo per tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro capacità.
Rispettare la Legge Stanca permette anche di mostrare un’immagine rispettabile come istituzione o azienda, oltre a rispettare gli obblighi legali.
Oltre ad essere una responsabilità condivisa tra gli attori pubblici e privati, che comporta benefici significativi per la società nel suo complesso.
Qual è il modo migliore per rispettare la Legge Stanca?
A Tech4acces abbiamo sviluppato il Servizio Integrale di Accessibilità Digitale (SIA®). In molti paesi, questo servizio è diventato il riferimento per fornire accessibilità digitale totale a un sito web o a un’applicazione mobile, garantendo nel contempo la conformità alle normative nazionali e internazionali.
Per questo motivo, il SIA® è il servizio indicato per rispettare la Legge Stanca, l’opportunità perfetta per avere una consulenza che permetta di allinearsi ai requisiti legali, rispettando pienamente le esigenze della Legge.
Per qualsiasi dubbio o richiesta di consulenza su questo argomento, siamo a disposizione per garantire la conformità e contribuire a una maggiore inclusione digitale.