Direttiva UE 2019/882: la guida definitiva alla conformità per l’accessibilità digitale 2025

Directiva UE 2019/882: guía para cumplir con accesibilidad digital

A partire dal 28 giugno 2025, la Direttiva UE 2019/882, nota come European Accessibility Act (EEA), diventerá pienamente esecutiva in tutti i paesi dell’Unione Europea. Questa datasegna uno spartiaque normativo nell’impegno per un’Europa più inclusiva: l’accessibilità digitale cessa di essere una scelta facoltativa per diventare un requisito legale obbligatorio per la maggior parte delle aziende operanti nell’Unione Europea..

Questa normativa sull’accessibilità digitale non solo impone obblighi tecnici, ma ridefinisce l’accessibilità come un diritto fondamentale nell’ambiente digitale. La sua applicazione ha un impatto diretto sui settori di e-commerce, dei servizi bancari e finanziari, dei trasporti, delle telecomunicazioni e dei dispositivi elettronici.

In questo articolo, analizziamo gli impatti della  Direttiva UE 2019/882: il perimetro di applicazione e le strategie per adeguare la tua organizzazione in modo efficiente tramite il nostro Servizio Integrale di Accessibilità digitale (SIA®).

Cos’è la Direttiva UE 2019/882?

Approvata il 17 aprile 2019 e pubblicata il 7 giugno dello stesso anno nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, questa direttivaarmonizza i requisiti di accessibilità per prodotti e servizi nel mercato unico europeo. L’obiettivo è duplice: abbattere le barriere digitali per milioni di cittadini con disabilità e prevenire la frammentazione del mercato causata da normative nazionali divergenti.

In Italia, la direttiva è stata recepita tramite il Decreto Legislativo n. 82 del 27 maggio 2022, che integra e amplia il quadro normativo nazionale, estendendo gli obblighi anche al settore privato.Ambito di applicazione: Prodotti e Servizi coinvoltiLa Direttiva UE 2019/882 ha un raggio d’azione trasversale che supera il semplice “sito web”. Coinvolge l’intero ecosistema digitale dell’azienda.

I principali ambiti interessati includono:

  • Hardware e Terminali: Smartphone, tablet, computer, smart TV, e terminali self-service (ATM, biglietterie automatiche, check-in kiosk).
  • E-commerce: Intera esperienza di acquisto online, dai siti web alle applicazioni mobili.
  • Servizi Bancari e Finanziari: Home banking, app di trading e servizi assicurativi digitali.
  • Trasporti: Siti e app per la bigliettazione, informazioni in tempo reale e gestione del viaggio (aereo, ferroviario, bus, marittimo).
  • Editoria Digitale: E-book, reader dedicati e piattaforme di distribuzione contenuti.
  • Comunicazione: Servizi di telefonia, messaggistica e comunicazioni di emergenza.

Nota sulle esenzioni: sono escluse le microimprese (meno di 10 dipendenti e fatturato < 2 milioni di euro) esclusivamente per la fornitura di servizi, a meno che non si tratti di servizi essenziali o di prodotti hardware, dove l’obbligo permane.  

Soggetti obbligati: Chi deve adeguarsi alla normativa?

La Direttiva impone obblighi precisi a tutti gli operatori economici che operano all’interno del Mercato Unico Europeo. in particolare quegli operatiori  del settore privato e gli enti pubblici che forniscono servizi a imprese private. Questi devono garantire che le loro soluzioni digitali siano fruibili senza discriminazioni, abbattendo le barriere tanto per le persone con disabilità (visive, uditive, fisiche, cognitive), come per la popolazione anziana con limitazioni funzionali legate all’età.

Per garantire l’effettiva applicazione della norma, ogni Stato membro è tenuto a istituire autorità di vigilanza del mercato. Tali autorità dispongono di poteri di accertamento e hanno il mandato di irrogare sanzioni amministrative e pecuniarie in caso di accertata non conformità, proporzionate alla gravità della violazione.

Scadenze critiche e timeline

La Direttiva stabilisce un calendario chiaro per la sua applicazione:

  • 28 giugno 2022: Recepimento della Direttiva negli ordinamenti nazionali (Completato in Italia con D.Lgs 82/2022).
  • 28 giugno 2025: Entrata in vigore degli obblighi. Tutti i nuovi prodotti immessi sul mercato e i servizi attivati dopo questa data devono essere conformi.

Inoltre, è stabilita una proroga specifica limitata alle comunicazioni di emergenza: il termine per applicare i requisiti di accessibilità in questo settore è prorogato fino al 28 giugno 2027

Il rispetto di questa timeline garantisce una transizione verso un’Europa più accessibile.

EAA vs. Legge Stanca: cosa cambia?

Prima dell’entrata in vigore della Direttiva UE 2019/882, esisteva già una normativa europea sull’accessibilità digitale: la Legge Stanca, focalizzata esclusivamente sul settore pubblico. Questa normativa obbligava le amministrazioni e gli enti pubblici a garantire l’accessibilità dei loro siti web, Mobile App  e documenti digitali, .L’EAA (recepita con il D.Lgs 82/2022) cambia radicalmente il paradigma.

Le differenze sostanziali consistono in  estende notevolmente l’ambito di applicazione e il settore di destinazione:

  • Estensione al settore privato: L’obbligo non riguarda più solo la PA, ma coinvolge direttamente le aziende B2C e B2B.
  • Approccio Olistico: Copre l’intera catena del valore, dai dispositivi fisici ai servizi software.
  • Design Universale: Richiede che l’accessibilità sia integrata nel ciclo di vita del prodotto (SDLC), non applicata come correttivo postumo.

Mentre la Legge Stanca rappresentava un progresso nell’accessibilità istituzionale, la Direttiva 2019/882 rappresenta un cambio di paradigma verso l’accessibilità digitale trasversale, obbligatoria anche per il settore imprenditoriale.

Implicazioni strategiche per le aziende

La conformità all’EAA non è solo un onere normativo, ma un driver di valore. Le aziende compliant beneficiano di:

  • Prevenzione di sanzioni e danni reputazionali..
  • Miglioraramento della UX Incremento del pubblico target che interagisce con i contenuti digitali.
  • Potenziamento della SEO e del brand, rafforzando il posizionamento aziendale sui temi di sostenibilità sociale e inclusione.
  • Contribuzione al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS), in particolare l’OSS 10 sulla riduzione delle disuguaglianze.

Come adeguarsi: Il metodo SIA® (Servizio Integrale di Accessibilità)

Raggiungere la piena conformità alla Direttiva richiede pianificazione strategica, risorse dedicate e un approccio strutturato. In Tech4access siamo consapevoli che l’adeguamento normativo può risultare complesso; per questo abbiamo sviluppato il Servizio Integrale di Accessibilità (SIA®).

Il nostro framework operativo include:

  • Assessment e Gap Analysis: diagnosi iniziale approfondita tramite audit tecnici e funzionali di tutti gli asset digitali (web, app, documenti), verificando lo scostamento rispetto agli standard WCAG.
  • Accessibilità “by Design”: integrazione dei requisiti di accessibilità fin dalle prime fasi di sviluppo dei nuovi progetti, per garantire prodotti nativamente inclusivi e ridurre il debito tecnico.
  • Roadmap Strategica: definizione di un piano d’azione personalizzato, calibrato sul settore, sulle dimensioni aziendali e sulle priorità di business.
  • Formazione e Cultura Aziendale: programmi di training su misura per tutti i livelli dell’organizzazione per radicare una cultura dell’accessibilità duratura.
  • Remediation Assistita: accompagnamento esperto durante l’implementazione delle correzioni, con consulenza tecnica e legale continua per risolvere le criticità.
  • Monitoraggio Continuo: validazione periodica della conformità per garantire il mantenimento degli standard nel tempo.
  • Certificazione di Conformità: rilascio dell’attestazione finale in linea con lo standard europeo EN 301 549 (che recepisce le WCAG 2.1 livello AA), indispensabile per dimostrare l’impegno dell’organizzazione verso gli stakeholder e gli organi di vigilanza.

La soluzione SIA® è scalabile e agnostica, progettata per adattarsi a qualsiasi quadro normativo nazionale o internazionale. È lo strumento definitivo per allinearsi alla Legge Stanca e alla Direttiva UE 2019/882 (EAA), trasformando l’obbligo di conformità in un vantaggio competitivo verso un mercato digitale più inclusivo.

Accessibilità digitale: un imperativo strategico per l’impresa 

Con circa il 27% della popolazione adulta nell’Unione Europea  che convive con una forma di disabilità o limitazione funzionale, ignorare l’accessibilità significa precludersi l’accesso a una quota di mercato significativa e in crescita. 

Investire nell’accessibilità digitale trascende la semplice conformità normativa: è un’opportunità di differenziazione competitiva che genera valore tangibile: i principi del Design for All migliorano l’usabilità e la navigazione per la totalità degli utenti; ti proteggi proattivamente da sanzioni amministrative e conteziosi legali; rafforzi il posizionamento del brand come realtà inclusiva e socialmente responsabile, allineandoti agli obiettivi di sostenibilità. . 

La trasformazione digitale non è completa se non è accessibile.

In Tech4access siamo pronti a essere il tuo partner tecnologico in questo percorso di evoluzione.  Richiedi una consulenza strategica gratuita con il nostro team: costruiamo insieme un ecosistema digitale conforme, efficiente e a prova di futuro.

| Notizie correlate

Se hai bisogno di aiuto per migliorare l’accessibilità e l’usabilità della tua impresa, non esitare a contattarci.

Puoi anche chiamarci direttamente al numero di telefono (+34) 960 010 158.